Cronache

Il giovane Gugliemo diventa diacono: “Fede schietta e semplice”

Il giovane molisano Guglielmo Gigli è stato ordinato diacono venerdì scorso 26 gennaio nella chiesa di San Timoteo di Termoli. Il giovane, 25 anni appena, è stato ordinato con l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo, Gianfranco de Luca, nel giorno della memoria dei Santi Timoteo e Tito, come ricorda un post Facebook della diocesi.
«Alla solenne liturgia di ordinazione, animata dal coro della diocesi, hanno preso parte i sacerdoti della comunità diocesana, l’equipe formativa del seminario interregionale ’San Pio X’ di Chieti con il rettore don Antonio D’Angelo, i seminaristi e le parrocchie San Rocco di Petacciato (paese di origine del nuovo diacono), Sant’Anna di Chieti e Santo Spirito di Campomarino dove il giovane è impegnato con il servizio pastorale.
Guglielmo – spiega ancora la diocesi – ha scelto l’icona del ’Buon Samaritano’ per il suo diaconato e, al termine della celebrazione, ha ringraziato tutti coloro che hanno condiviso una giornata speciale e carica di emozioni insieme alla sua famiglia: i genitori Silvia e Gianfranco e la sorella Eleonora. Ora il suo percorso formativo e di preparazione continua verso l’ordinazione sacerdotale».
«La storia di ogni vocazione, di ogni ministero, di ogni esistenza cristiana – ha affermato nell’omelia il vescovo Gianfranco de Luca – trova nella fede l’origine di tutto e Guglielmo ha trovato la sua vocazione in un contesto di fede schietta e semplice come seme gettato e cresciuto nella sua famiglia. E nel corso di un anno pastorale in cui la nostra chiesa diocesana riflette sulla famiglia come luogo di educazione e di accompagnamento alla fede per le giovani generazioni, diventa particolarmente significativa la vocazione di un figlio di questa terra sbocciare proprio all’interno di una famiglia cristiana».
Il vescovo ha quindi invitato non solo il diacono ma tutta la comunità a «essere servi, testimoni e annunciatori seguendo lo stile dell’incontro e dell’accoglienza, chiamati all’unica missione della Chiesa di vivere questo mondo con giustizia e con amore. Il primo passo da fare – ha osservato monsignor De Luca – è il totale affidamento a Dio, che significa appartenenza, perché non c’è altro modo di appartenere a Dio se non essere figli».

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