Cronache

Esplosivo con tecnica della marmotta, sventrato bancomat. Ma la refurtiva è meno del previsto

Ignoti hanno fatto saltare in aria il bancomat della Popolare di Bari, ex Tercas, questa notte attorno alle 3, portando via una somma ai 10 mila euro, molto meno rispetto a quanto ipotizzato all’inizio. Hanno utilizzato dell’esplosivo e in pochi minuti hanno rubato decine di migliaia di euro. Immediato ma tuttavia vano l’arrivo di una pattuglia dei carabinieri. Aperte le indagini per cercare di risalire ai responsabili e la prima ipotesi è quella della malavita foggiana. Dopo mesi di tranquillità, torna l’incubo degli assalti notturni agli sportelli cash in Basso Molise.

Hanno utilizzato l’ormai classica tecnica della marmotta, inserendo dell’esplosivo all’interno dello sportello bancomat e facendolo saltare in aria. Un colpo durato pochissimo tempo, tant’è che una pattuglia dei Carabinieri è giunta sul posto qualche istante dopo l’allarme partito dalla Banca popolare di Bari di Campomarino, istituto di credito vittima questa notte dell’ennesimo assalto ai bancomat del Basso Molise. Migliaia di euro sono stati prelevati in quei pochi minuti, ma probabilmente sarebbero potuti essere molti di più se i malviventi ne avessero avuto il tempo.

È accaduto attorno alle 3 di oggi, sabato 16 dicembre. Una notte che fa ripiombare il Basso Molise nell’incubo dell’assalto agli sportelli cash della zona. Nei mesi passati sono stati tanti i colpi di questo genere. L’ultimo in ordine di tempo, per altro nettamente fallito, era avvenuto alla Banca di credito cooperativo di Petacciato a inizio settembre. Poi oltre tre mesi di silenzio, come se questa tecnica fosse stata superata.

Invece stanotte ignoti hanno colpito all’istituto di credito di via Favorita, nel bel mezzo di Campomarino. Hanno utilizzato la tecnica consolidata con la quale viene fatto un buco all’interno dello sportello dove in pochi attimi viene inserito dell’esplosivo. Il tempo di accendere la miccia e si verifica l’esplosione. Il bancomat della Popolare di Bari è saltato in aria sventrato dalla forza dell’esplosivo, aprendo ai criminali un bottino da svariate decine di migliaia di euro. La refurtiva sarebbe stata quantificata attorno ai 10 mila euro secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine che hanno molto ridimensionato le cifre ipotizzate all’inizio e riportate anche dall’agenzia Ansa. Una refurtiva che sarebbe potuta essere anche maggiore, ma i ladri sono scappati nell’arco di pochissimi minuti.

Quando la pattuglia del Nucleo Aeromobile di Termoli è giunta sul posto, solo poco dopo, non ha trovato nessuno, né ha visto auto fuggire. I carabinieri guidati dal maggiore Fabio Ficuciello stanno lavorando per capire che direzione abbia preso la vettura, verosimilmente rubata, che è stata usata per il colpo. I malviventi potrebbero aver cercato di scappare dall’area interna di Nuova Cliternia oppure potrebbero aver preferito gettarsi all’impazzata verso la statale 16.

Non si escludono ipotesi, ma è chiaro che la prima idea faccia pensare a malavita pugliese, non per forza la criminalità delle paranze foggiane che pure utilizza questo tipo di reato per autofinanziarsi, ma potrebbe trattarsi anche di piccoli criminali. Tuttavia un colpo così ben congeniato e riuscito fa propendere per l’ipotesi che si sia trattato di malviventi con una certa esperienza in assalti di questo tipo.

Gli inquirenti stanno inoltre cercando di ricostruire l’esatta dinamica di come sono andate le cose. Per ora non sono spuntate fuori testimonianze importanti, considerando che a quell’ora difficilmente poteva esserci qualcuno in giro. Tuttavia il boato dell’esplosione potrebbe aver svegliato qualcuno e non si esclude che qualche residente possa aver visto l’auto fuggire. I carabinieri cercheranno indizi anche dalle telecamere di sorveglianza della banca. Attualmente la filiale è agibile, pur con seri e ingenti danni, mentre è chiaramente inutilizzabile il bancomat.

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