Cronache

Bollo auto prescritti, ma i contribuenti sono ’invitati’ a pagare: scatta il maxi ricorso

L’Unione dei consumatori si prepara a impugnare le decine di migliaia di ’bollette’ spedite ai cittadini molisani per il pagamento della tassa automobilistica. "Faremo ricorso e le somme non vanno pagate", avvertono dall’associazione. "Abbiamo ottenuto numerose pronunce favorevoli sia davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso che innanzi alla Commissione Tributaria Regionale di Campobasso".

C’è chi probabilmente non ricordava nemmeno più di dover pagare la tassa automobilistica. E invece quando si è ritrovato nella cassetta delle poste la lettera inviata dalla Ica/Creset, società concessionaria in Molise della riscossione dei tributi, ha provato rabbia. Oltre alla beffa, il danno per chi ha ricevuto, a distanza di anni, la ‘bolletta’ per la richiesta di pagamento del bollo auto, comprensivo di interessi e sanzioni. Un salasso, dunque.

«Mi è arrivata la lettera con cui mi chiedevano di pagare 269 euro di bollo auto. Io non sapevo che fare e ho pagato», racconta a Primonumero una signora di Campobasso.

Ci sono decine di migliaia di cittadini molisani che stanno ricevendo in questi giorni, tramite notifica dell’avviso di accertamento, la richiesta di pagamento della tassa automobilistica. Importi che non vanno saldati: a mettere in guardia i contribuenti è l’Unione dei consumatori che su questo fronte ha avviato una nuova battaglia. «La somma non è dovuta in quanto è prescritta», spiegano dall’associazione.

A dare ragione ai cittadini, infatti, sono state le pronunce favorevoli ottenute sia innanzi la Commissione Tributaria provinciale di Campobasso che innanzi la Commissione Tributaria regionale di Campobasso che hanno riconosciuto le istanze dei cittadini difesi dall’Unione consumatori. Che anche per il bollo auto si prepara a presentare un altro maxi ricorso: la prescrizione rende nulla la richiesta di pagamento della Ica-Creset.

Infatti, puntualizzano dall’associazione, «bisogna prestare notevole attenzione alla possibilità dell’intervenuta prescrizione del bollo auto che determina, tramite ricorso, l’annullamento dell’intera richiesta economica da parte dell’ente di riscossione». Dunque, l’Unione consumatori consiglia innanzitutto ai proprietari di auto che hanno ricevuto la richiesta di pagamento del bollo auto di «non proporre istanza di autotutela in quanto si corre il rischio di non avere alcuna risposta entro sessanta giorni. Di conseguenza il contribuente non potrà più proporre ricorso, poiché scaduti i termini per i bolli auto».

Non sono invece prescritti i bolli auto del 2014, 2015 e 2016. Invece gli altri contribuenti destinatari della notifica di richiesta di pagamento del bollo auto, prima di pagare possono rivolgersi all’Unione nazionale Consumatori Molise, presso la sede di Campobasso in via Mazzini numero 101, o inviare la cartella ricevuta su Whatsapp al numero 3924750579 dell’Unione Nazionale Consumatori.

«Il ricorso sarà interamente a carico dell’Unione Nazionale Consumatori», precisano dall’associazione. E i contribuenti avranno la possibilità di evitare inutili esborsi di centinaia di euro risparmiando un po’ di soldi. Che con i tempi che corrono non bastano mai.
SP

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