Cultura & Spettacolo

Luca De Biase apre l’Aut Aut: “Coltivate il pensiero critico”

Vaccini, cyberbullismo, web, facebook, giornali e notizie false: sono stati tanti i temi affrontati durante l’incontro con il giornalista Luca De Biase nella serata inaugurale dell’Aut Aut Festival, l’appuntamento con esperti di vari settori che ha preso il via ieri, venerdì 21 luglio.

Di fronte ad una buona presenza di pubblico, il giornalista sessantunenne di Verona ha dialogato con Valentina Fauzia, giornalista, responsabile dell’ufficio stampa del Comune e curatrice dell’Aut Aut festival e ha risposto ad una serie di domande della platea durante l’ora dedicata alla riflessione.

Il tema dei vaccini, al centro di uno dei suoi ultimi articoli, è stato il punto di partenza della serata per parlare di dialogo e confronto, «molti non lo accettano, si rifiutano. Vivono dentro quelle che sono chiamate le camere dell’eco, dove tutto viene amplificato, ma serve confrontarsi e parlare».

Altro tema particolarmente interessante e motivo conduttore di gran parte della serata è stata la comunicazione in generale e il giornalismo in particolare, con le false notizie che circolano facilmente e rischiano di rovinare l’informazione vera. «Noi viviamo in un momento in cui il cambiamento è stato al centro di tutto: abbiamo tante informazioni, la nostra attenzione è quella di sempre, quella analogica, cambiano invece i modi per filtrarla e per interpretare e comprendere le notizie».

In una location perfetta, la nuova piazzetta ricavata alla fine del Terzo Corso, con l’affaccio sulla scalinata del Folklore – perchè adatta e raccolta per favorire l’incontro e il dialogo, senza troppa distanza tra palco e platea – De Biase ha parlato di fake news, «per cui c’è una sovraesposizione mediatica, un circuito chiuso ». «Ma come si può alzare lo sguardo e attingere a fonti nuove e quali sono degne di credibilità e perciò vere?», la domanda di Valentina Fauzia. «La domanda delle domande – ha aggiunto sorridendo il professore – Le false notizie ci sono sempre state, adesso il fenomeno si è fortemente amplificato per il web che veicola velocemente informazioni non vere, è difficile il senso della distinzione, è importante la completezza delle fonti e delle notizie».

Nel suo dialogo anche una serie di dati, relativi ai giornali «se ne vendevano 6 milioni, ora siamo passati a 3 milioni, ciò che ha tenuto di più è il libro perchè è più riflessivo. Infatti bisogna considerare che le persone molto spesso quando leggono le notizie non sanno cosa leggono , spesso capiamo ciò che ci piace, il libro invece permette di riflettere e pensare».

Infine, in conclusione, il suo aut aut per migliorare le nostre vite, un messaggio che ogni protagonista delle serate lascerà al pubblico. «O ci impegniamo a coltivare il nostro pensiero critico, o diventiamo schiavi di una cosa complessa che ci manipolerà fino a farci prendere la decisione sbagliata».

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