Società & Costume

Ok al regolamento ’De.co’ per prodotti tipici e artigianato locale

Fra qualche tempo sui prodotti artigianali e alimentari locali sarà possibile trovare il cosiddetto ‘De.C.O.’., ossia la Denominazione comunale di origine. Il 16 maggio il regolamento per l’istituzione del marchio è stato approvato all’unanimità dall’assemblea di palazzo San Giorgio e coloro che a suo tempo hanno proposto l’iniziativa, ossia gli esponenti della Coalizione civica, oggi non possono che esultare.
La Denominazione comunale d’origine, disciplinato alla legge numero 142 dell’8 giugno 1990, è una sorta di ‘carta d´identità’ di un prodotto, un modo per legarlo al luogo storico di origine e per sancirne il valore identitario per la comunità. Una casistica in cui potrebbero rientrare ad esempio la salsiccia ‘abatina’ e il milk pan o le produzioni legate ai Misteri di Campobasso.
«Attraverso l´istituzione della De.co – esplicitano i ‘civici’ – ogni Comune, con una procedura amministrativa semplice e lineare, può conseguire importanti obiettivi in ambito economico e sociale: rilanciare e valorizzare la produzione locale legata all´agroalimentare, all´enogastronomia, all´artigianato così come alla cultura popolare presente sul territorio; promuovere il territorio attraverso le sue specificità produttive; salvaguardare il patrimonio culturale e le tradizioni locali dai processi di globalizzazione uniformanti anche nel gusto e nell´alimentazione».

Francesco Pilone, Marialaura Cancellario, Carla Fasolino e Alberto Tramontano, dopo aver ringraziato il Consiglio comunale e l’assessore alle Attività produttive Salvatore Colagiovanni per l’attenzione dimostrata alla loro iniziativa, si tolgono un piccolo sassolino dalla scarpa: «Le azioni provenienti dalle opposizioni non sono strumentali ma frutto di un’attenzione proficua nei confronti del bene e dello sviluppo della città, attraverso un atteggiamento responsabile e svincolato da logiche demagogiche e populiste. Continueremo il nostro impegno per la crescita di Campobasso, attraverso un’azione vigile e critica nei confronti del governo cittadino». Dunque, «proposta e non semplicemente una sterile protesta».

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