La mobilitazione per la sanità pubblica

Dopo le proteste, l’allarme rientra: il centro prelievi di via Toscana non chiuderà

La denuncia del Forum a difesa della sanità pubblica aveva suscitato un’ondata di sdegno tra i cittadini. Nel pomeriggio del 13 marzo la schiarita dopo l’incontro richiesto con urgenza dal sindaco Antonio Battista con i vertici Asrem. Il direttore generale Gennaro Sosto rassicura: «Non c’era alcun provvedimento di chiusura o di sospensione dell’attività dell’ambulatorio: il decreto del commissario ad acta stabilisce quali sono i punti prelievo».

In via Toscana si tira un sospiro di sollievo. E’ stata scongiurata la soppressione del centro prelievi denunciata alcuni giorni fa dal Forum per la difesa della sanità pubblica.
«Non avevamo preso alcun provvedimento di chiusura. Io non ho firmato alcun atto del genere né lo hanno fatto i miei collaboratori», la puntualizzazione del direttore generale dell’Asrem Gennaro Sosto. Atti ufficiali, dunque, non c’erano. Forse era solo un disegno, ‘scoperto’ con tempismo da Italo Testa e soci.
«Certo – ha riconosciuto il manager calabrese – ci sono situazioni critiche che riguardano un po’ tutti i nostri servizi e che affrontiamo quotidianamente. I vari punti prelievo sono previsti all’interno del documento di programma della Regione: c’è un decreto del commissario ad acta che stabilisce quali sono i centri prelievo non solo di Campobasso, ma di tutta la regione Molise. L’Asrem si strutturerà per andare in questa direzione e per mettere in atto quanto previsto dal decreto. Al momento non abbiamo adottato neppure alcun atto di chiusura temporanea».

Parole che Sosto ha pronunciato in serata, dopo aver incontrato nel pomeriggio del 13 marzo, il sindaco Antonio Battista. Un vertice chiesto in fretta e furia: quell’ipotesi dell’ennesima soppressione di un servizio pubblico aveva fatto salire la tensione in città e fatto infuriare gli utenti.
La prospettiva era sgradita pure al primo cittadino del capoluogo. «Credo nel ruolo fondamentale che ha la medicina sul territorio che arriva nelle periferie alleggerendo il carico a cui sono sottoposti gli ospedali. Un servizio primario all’utenza, che consente un considerevole risparmio di energie e di fondi»: queste le riflessioni espresse poche ore prima dalla riunione con il direttore generale della Sanità Marinella d’Innocenzo, il direttore generale dell’Azienda di via Petrella Gennaro Sosto e alla presenza del dottor Giovanni Di Giorgio (che è pure consigliere comunale).


A riunione finita, Battista è apparso fiducioso. Nella mattinata il sindaco dissipa ulteriormente i dubbi: «Resta aperto il centro prelievo di via Toscana. Rientra nella programmazione regionale e resterà a disposizione dell’utenza continuando a offrire quel servizio essenziale che ha finora garantito ai campobassani e agli utenti che arrivano dai comuni limitrofi. Un centro prelievi che rafforza l’idea di medicina sul territorio e che contribuisce a decentralizzare i servizi offerti all’utenza e a non gravare sugli ospedali».
L’allarme sulla soppressione dell’ambulatorio di via Toscana, dunque, dovrebbe essere rientrato. Un ambulatorio piccolo ma non per questo meno importante: è un punto di riferimento per il quartiere e serve un bacino di utenza di circa 20mila persone. In base ai numeri diffusi dal Forum, in questa struttura vengono eseguiti circa seimila prelievi l’anno e ci sono liste d’attesa di 15 giorni.


Contro la chiusura del centro prelievi avevano espresso feroci critiche non solo il Forum a difesa della sanità pubblica e l’associazione ‘Nostro quartiere San Giovanni’, ma anche alcuni consiglieri comunali di maggioranza e opposizione.
Dura la posizione espressa in particolare dall’esponente di Democrazia popolare Marialaura Cancellario(«Una scelta fatta nello spregio totale dei diritti dei cittadini») e dall’eletto di Segnale civico Gianluca Maroncelli: «Il centro prelievi di via Toscana si trova in uno dei quartieri più popolosi del capoluogo molisano e a margine di altre popolose aree, Vazzieri e Colle dell’Orso, nonché delle contrade della città, i cui abitanti ogni giorno si servono dei servizi che offre la città di Campobasso, con tutti i benefici del caso per l’intero capoluogo di regione».

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