Diventa contadino digitale

Mangi sano e segui il tuo orto: nasce MyAgry, la piattaforma web che salverà il Molise

Un progetto innovativo e unico che parte da Giuseppe Colucci di San Martino in Pensilis e dalla sua azienda specializzata in servizi telematici. MyAgry è una piattaforma web che dà la possibilità a ogni cittadino, italiano e straniero, indipendentemente dal luogo in cui risiede, di diventare agricoltore. E di seguire passo passo la coltivazione e la trasformazione dei prodotti scelti per il proprio orto o il proprio uliveto. L’interfaccia è internet, ma dietro ci sono persone vere con un volto e un nome, e la garanzia di cibo genuino e trasformato secondo metodi artigianali: ecco come.

Ha già ottenuto riconoscimenti importanti a livello nazionale, e si candida a diventare il progetto più innovativo e interessante del Molise. MyAgry, ovvero una piattaforma web che dà la possibilità a ogni cittadino, italiano e straniero, indipendentemente dal luogo in cui risiede, di diventare agricoltore. E di seguire passo passo la coltivazione e la trasformazione dei prodotti scelti per il proprio orto.
Niente a che vedere con i gruppi di acquisto di una volta. Il progetto radicalmente nuovo, firmato dal giovane Giuseppe Colucci titolare della Blu srl, punta a creare una unica filiera del buon cibo. Che parte dalla terra e arriva a casa in barattoli, passando attraverso il web.

Entrando nella pagina dedicata di myagry.it si può scegliere la misura dell’orto o dell’uliveto, selezionare gli ortaggi o la tipologia di olive da piantare, il trattamento (integrato, cioè classico, o biologico), la trasformazione (pelati, salsa, pezzetti, pezzettoni, sottolio, sughi pronti eccetera). Il pagamento avviene con carta di credito o paypal, in tutta sicurezza e a rate trimestrali, e si attende comodamente a casa che arrivino i barattoli.

«L’interfaccia è internet, ma dietro ci sono persone vere con un volto e un nome» spiega Giuseppe Colucci, imprenditore telematico di successo, che anni fa ha deciso di mollare un lavoro da dirigente per vincere la sfida del futuro dalla sua San Martino in Pensilis, dove ha creato una realtà con svariati dipendenti e clienti a migliaia in tutta Italia e in Europa.

I terreni sono reali, quelli dell’azienda agricola Di Maio, mentre le aziende che trasformano ortaggi in sottoli o sughi in barattolo, con un metodo rigorosamente artigianale, sono la Di Martino o l’Orto d’Autore di Ururi. Chilometro zero, qualità indiscussa e facilità nella preparazione dell’orto e nel calcolo della resa, con schede tecniche dei prodotti e costi accessibili grazie alla riduzione di passaggi intermedi nella filiera del food.
Una idea geniale accesa come una lampadina da un concetto banale: «Io voglio mangiare un prodotto genuino, sano e etico. Per farlo non pago il prodotto come al supermercato ma pago un servizio». Ovvero il lavoro del contadino «che non so fare o non posso fare». C’è un canone, come quello di Sky o della Rai. «Con MyAgry gli utenti comprano il lavoro dell’agricoltore», che prepara i terreni (si trovano fra San Martino e Madonna Grande, chiunque può andarli a vedere), pianta gli ortaggi, li raccoglie a mano, uno per uno, per assicurare genuinità e eliminare il rischio del veleno che la raccolta con i macchinari contiene, visto che per portare a maturazione contestuale i pomodori, ad esempio, si utilizzano prodotti chimici, che poi finiscono nella salsa e nei pelati.

Rischio che non si corre col metodo che MyAgry sviluppa e incentiva. Provare per credere: orto, raccolto, trasformazione si possono seguire anche andando sul posto a verificare di persona, con beneficio del turismo rurale e della ricettività molisana. «Il Molise deve puntare su questo, ed è quello che abbiamo fatto» sintetizza Giuseppe Colucci, persuaso che un modo di mangiare sano debba essere garantito a tutti, anche a coloro che non hanno la fortuna di vivere vicino ai luoghi della produzione agricola. Da qui la scommessa: assicurare agli utenti il controllo sulla qualità dei prodotti di cui si nutrono fase per fase, fondere l’universo rurale con quello urbano e magari metropolitano. E sì, rispondere all’esigenza occupazionale del Molise, che ha tanta terra e tante potenzialità e che ora trova la sua grande occasione, perché chiunque ha la possibilità di coltivare la sua terra e di fare parte del progetto.

Gli utenti possono diventare coltivatori a loro volta affidandosi a persone del settore che questo lavoro lo fanno davvero con cura e attenzione. «Nasce la figura del nuovo contadino, che da casa sua può monitorare l’orto o l’uliveto (e a breve anche il frutteto e il vigneto) e venire informato costantemente sulle fasi e le lavorazioni relative al proprio orto. Il meccanismo è facile: basta entrare nella sezione “la tua campagna”, scegliere la dimensione dell’orto (piccolo, medio, grande o super), le colture (tutte stagionali, ovviamente) , il trattamento (integrato o bio) e il tipo di prodotto finito (fresco o in barattolo).

Scegliendo un orto da 25 metri quadrati e il pomodoro Sanmmarzano con trattamento biologico si ottiene una resa di 100 chili e una bella scorta di barattoli di passata e pelati a un costo complessivo di 35 euro al mese per tre mesi.
«Tutto trasparente, non ci sono segreti» aggiunge Giuseppe Colucci, autore di una felice intuizione già premiata all’VIII Forum Giovani Imprenditori a Roma, che dopo l’e-commerce e gli acquisti dinamici di Obeloh anch’essa premiata al MIP School of Management del Politecnico di Milano, scommette su una piattaforma che unisce mangiare bene, riduzione di inquinamento e spreco. «Per nutrirsi e nutrire i propri cari con prodotti sani di cui si ha il pieno controllo della qualità».

Gli utenti di MyAgry possono stare sicuri che quello che mangiano è veramente quello che hanno ordinato e pagato. Un nuovo modo di mangiare che diventa anche un nuovo modo di produrre e di fare la spesa. La spedizione è gratuita, compresa nell’affitto del canone indipendentemente dal luogo in cui si vive. E proprio in questi giorni si sta anche creando una App per Android e iPhone.

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